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Gehazi colpito di lebbra. 2 RE, 6. I Siri colpiti di cecità.

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doni al tuo servitore questa cosa, se io m’inchino nel tempio di Rimmon.

19  Ed Eliseo gli disse: Vattene in pace[1]. Ed egli si partì da lui. Ed era già camminato un miglio di paese.

20  E Ghehazi, servitore di Eliseo, uomo di Dio, disse: Ecco, il mio signore si è astenuto di prendere di mano di questo Naaman Siro ciò ch’egli avea portato; come vive il Signore, io gli correrò dietro, e prenderò da lui qualche cosa.

21  Ghehazi dunque corse dietro a Naaman; e come Naaman vide ch’egli gli correva dietro, si gittò giù dal carro incontro a lui, e disse: Va ogni cosa bene?

22  Ed egli disse: Bene. Il mio signore mi ha mandato a dirti: Ecco, pure ora son venuti a me dal monte di Efraim due giovani, de’ figliuoli de’ profeti; deh! da’ loro un talento d’argento, e due mute di vestimenti.

23  E Naaman disse: Prendi pur due talenti; e gliene fece forza; e fece legare due talenti di argento in due sacchetti, e piegar due mute di vestimenti; e diede queste cose a due suoi servitori, che le portassero davanti a lui.

24  E quando egli fu giunto alla rocca, tolse quelle cose di man di coloro, e le ripose in una casa; poi rimandò quegli uomini, ed essi se ne andarono.

25  Ed egli venne, e si presentò al suo signore. Ed Eliseo gli disse: Onde vieni, Ghehazi? Ed egli rispose: Il tuo servitore non è andato nè qua nè là.

26  Ma egli gli disse: Il cuor mio non era egli andato , quando quell’uomo ti si voltò incontro d’in sul suo carro? È egli tempo di prender danari, e vestimenti, e ulivi, e vigne, e pecore, e buoi, e servi, e serve?

27  Perciò, la lebbra di Naaman si attaccherà a te, e alla tua progenie, in perpetuo[2]. Ed egli se ne uscì dalla presenza di esso, tutto lebbroso, bianco come neve.

Il ferro matante;i Siri colpiti di cecità.

6
  OR i figliuoli de’ profeti dissero ad Eliseo: Ecco ora, il luogo dove noi sediamo davanti a te è troppo stretto per noi;

2  deh! lascia che andiamo fino al Giordano, e di là prenderemo ciascuno un pezzo di legname, e ci faremo là un luogo da abitarvi. Ed egli disse loro: Andate.

3  E uno di essi disse: Deh! piacciati venire co’ tuoi servitori. Ed egli disse: Io andrò.

4  Egli adunque andò con loro; e giunti al Giordano, si misero a tagliar le legna.

5  E avvenne che uno di essi, abbattendo un pezzo di legname, il ferro della sua scure
cadde nell’acqua; onde egli gridò, e disse: Ahi! signor mio; anche l’avea io in prestanza.

6  E l’uomo di Dio disse: Ove è caduto? Ed egli gli mostrò il luogo. Allora egli tagliò un legno, e lo gittò là, e fece notare il ferro disopra; e disse a colui: Toglilo.

7  Ed egli distese la mano, e lo prese.

8  Or il re di Siria faceva guerra contro ad Israele, e si consigliava co’ suoi servitori, dicendo: Io porrò campo in tale ed in tal luogo.

9  E l’uomo di Dio mandava a dire al re d’Israele: Guardati che tu non passi per quel luogo; perciocchè i Siri vi sono in agguato.

10  E il re d’Israele mandava a quel luogo che gli avea detto l’uomo di Dio, e del quale egli l’avea avvisato, e si guardava di passar per là; e questo avvenne più d’una, e di due volte.

11  E il cuore del re di Siria si conturbò per questo; e chiamò i suoi servitori, e disse loro: Non mi dichiarerete voi chi de’ nostri manda al re d’Israele?

12  Ma uno de’ suoi servitori gli disse: Non ve n’è alcuno, o re, mio signore; ma il profeta Eliseo, che è in Israele, dichiara al re d’Israele le parole stesse che tu dici nella camera nella quale tu giaci.

13  Ed egli disse: Andate, e vedete ove egli è, ed io manderò a pigliarlo. E gli fu rapportato, e detto: Eccolo in Dotan.

14  Ed egli vi mandò cavalli, e carri, e un grosso stuolo, il quale giunse di notte, e intorniò la città.

15  Or la mattina, a buon’ora, il servitore dell’uomo di Dio si levò, ed uscì fuori, e vide lo stuolo che intorniava la città, e i cavalli, e i carri. E quel servitore disse all’uomo di Dio: Ahi! signor mio, come faremo?

16  Ma egli disse: Non temere; perciocchè più sono quelli che son con noi, che quelli che son con loro[3].

17  Ed Eliseo orò, e disse: Deh! Signore, apri gli occhi di costui, acciocchè vegga. E il Signore aperse gli occhi del servitore, ed egli vide; ed ecco, il monte era pieno di cavalli, e di carri di fuoco, intorno ad Eliseo[4].

18  Poi i Siri scesero verso Eliseo. Ed egli fece orazione al Signore, e disse: Deh! percuoti questa gente d’abbarbaglio. Ed egli li percosse d’abbarbaglio, secondo la parola di Eliseo.

19  Ed Eliseo disse loro: Questa non è la via, e questa non è la città; venite dietro a me, ed io vi condurrò all’uomo il qual voi cercate. Ed egli li menò in Samaria.

20  E come furono entrati in Samaria, Eliseo disse: O Signore, apri gli occhi di


  1. Giov. 16. 12 1 Cor. 8. 2
  2. 1 Tim. 6. 10
  3. 2 Cron. 32. 7 Rom. 8. 31
  4. Sal. 34. 7

325

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