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e supplicazione ISAIA, 66. del popolo.

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stato trovato da quelli che non mi cercavano[1]; io ho detto alla gente che non si chiamava del mio Nome: Eccomi, eccomi.

2 Io ho stese tuttodì le mani ad un popolo ribello[2], il qual cammina per una via che non è buona, dietro a’ suoi pensieri;

3 Ad un popolo, che del continuo mi dispetta in faccia, che sacrifica nei giardini, e fa profumi sopra i mattoni.

4 Il qual dimora fra i sepolcri, e passa le notti ne’ luoghi appartati; che mangia carne di porco[3], e ne’ cui vaselli vi è del brodo di cose abbominevoli.

5 Che dice: Fatti in là, non accostarti a me; perciocchè io son più santo di te[4]. Tali sono un fumo al mio naso, un fuoco ardente tuttodì.

6 Ecco, tutto questo è scritto nel mio cospetto; io non mi tacerò, ma ne farò la retribuzione; ne farò loro la retribuzione in seno.

7 Le vostre iniquità, e l’iniquità de’ vostri padri, che han fatti profumi sopra i monti, e mi hanno villaneggiato sopra i colli, son tutte insieme, ha detto il Signore; perciò, io misurerò loro in seno il pagamento di ciò che han fatto fin dal principio.

8 Così ha detto il Signore: Siccome, quando si trova del mosto ne’ grappoli, si dice: Non guastar la vigna, perciocchè vi è della benedizione; così farò io per amor de’ miei servitori, per non guastare ogni cosa.

9 E farò uscire di Giacobbe una progenie, e di Giuda de’ possessori de’ miei monti; ed i miei eletti possederanno la terra, ed i miei servitori abiteranno in essa[5].

10 E Saron sarà per mandra del minuto bestiame, e la valle di Acor per mandra del grosso; per lo mio popolo che mi avrà cercato.

11 Ma quant’è a voi che abbandonate il Signore, che dimenticate il monte della mia santità, che apparecchiate la mensa al pianeta Gad, e fate a piena coppa offerte da spandere a Meni,

12 Io vi darò a conto alla spada, e voi tutti sarete messi giù per essere scannati; perciocchè io ho chiamato, e voi non avete risposto; io ho parlato, e voi non avete ascoltato[6]; anzi avete fatto ciò che mi dispiace, ed avete eletto ciò che non mi aggrada.

13 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Ecco, i miei servitori mangeranno, e voi sarete affamati; ecco, i miei servitori berranno, e voi sarete assetati; ecco, i miei servitori si rallegreranno, e voi sarete confusi;

14 Ecco, i miei servitori giubileranno di letizia di cuore, e voi striderete di cordoglio, ed urlerete di rottura di spirito[7].

15 E lascerete il vostro nome a’ miei eletti, per servir d’esecrazione[8]; e il Signore Iddio ti ucciderà; ma egli nominerà i suoi servitori d’un altro nome.

16 Colui che si benedirà nella terra si benedirà nell’Iddio di verità; e colui che giurerà nella terra giurerà per l’Iddio di verità; perciocchè le afflizioni di prima saranno dimenticate, e saranno nascoste dagli occhi miei.

17 Perciocchè, ecco, io creo nuovi cieli, e nuova terra; e le cose di prima non saranno più rammemorate, e non verranno più alla mente[9].

18 Anzi rallegratevi, e festeggiate in perpetuo, per le cose che io son per creare; perciocchè, ecco, io creerò Gerusalemme per esser tutta gioia, ed il suo popolo per esser tutto letizia.

19 Ed io festeggerò di Gerusalemme, e mi rallegrerò del mio popolo; ed in quella non si udirà più voce di pianto, nè voce di strido[10].

20 Non vi sarà più da indi innanzi bambino di pochi giorni nè vecchio, che non compia la sua età; perciocchè chi morrà d’età di cent’anni sarà ancora fanciullo, e il malfattore d’età di cent’anni sarà maledetto[11].

21 Ed edificheranno delle case, e vi abiteranno; e pianteranno delle vigne, e ne mangeranno il frutto.

22 Ei non avverrà più ch’essi edifichino delle case, e che altri vi abiti dentro; ch’essi piantino, e che altri mangi il frutto; perciocchè i giorni del mio popolo saranno come i giorni degli alberi, e i miei eletti faranno invecchiar l’opera delle lor mani.

23 Non si affaticheranno più in vano, e non genereranno più a turbamento; perciocchè saranno la progenie de’ benedetti del Signore, ed avran seco quelli che saranno usciti di loro.

24 Ed avverrà che, avanti che abbian gridato, io risponderò; mentre parleranno ancora, io li avrò esauditi[12].

25 Il lupo e l’agnello pastureranno insieme; e il leone mangerà lo strame come il bue; e il cibo della serpe sarà la polvere; queste bestie, in tutto il monte della mia santità, non faranno danno, nè guasto; ha detto il Signore[13].

Reiezione finale degli empi.

66
 COSÌ ha detto il Signore: Il cielo è il mio trono, e la terra è lo scannello de’ miei piedi; dove è la Casa che voi

  1. Rom. 9. 24, 25, 26, 30; 10. 20. Ef. 2. 12, 13.
  2. Rom. 10. 21.
  3. Lev. 11. 7.
  4. Luc. 18. 11.
  5. Rom. 11. 5, 7.
  6. 2 Cron. 36. 15, 16. Mat. 21. 3343.
  7. Mat. 8. 12. Luc. 13. 28.
  8. Ger. 29. 22.
  9. 2 Piet. 3. 13. Apoc. 21. 1.
  10. Is. 35. 10; 51. 11. Apoc. 7. 17; 21. 4.
  11. Eccl. 8. 12.
  12. Dan. 9. 20, ecc.
  13. Is. 11. 6, ecc.

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