Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
252 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La secchia rapita.djvu{{padleft:265|3|0]] St. V. Guelfi e Ghibellini erano i nomi di due partiti assai famosi in Germania fino dai tempi di Corrado Salico. In Italia però a’ tempi in cui finge il Poeta avvenuta la guerra della Secchia, dicevansi Ghibellini i partigiani dell’Impero, e Guelfi i sostenitori del Papa.
Sipa per sia usano di dire i Bolognesi, onde quei del Sipa vengono detti dal nostro Autore.
Scriveano i Modenesi Potta per Potestà.
St. IX. Frase assai nota per esprimere il Po, levata dalla favola di Fetonte, che rese illustre quel fiume, secondo Plinio I. 3. c. 16. La Secchia, che dagli antichi dicevasi Gabello, viene da Plinio noverata tra i nove più celebri fiumi dell’Appennino. Ora non è che un fiumicello qual viene appunto descritto dal Poeta.
St. X. Pitale, voce Romana, che significa quel vaso, in cui si scaricano le fecce del corpo.
St. XII. L’impresa del comune di Modena è veramente una Croce, e fuori dello scudo due Trivelle incrocicchiate, che con i due manichi escono fuori dalla parte superiore dell’arma, e colle punte al disotto; e porta per motto Avia Pervia, parole che assomigliano a quel detto d’Ovidio, Metam. I. 14.
Invia Virtuti nulla est via.
Il Ramazzini nel trattato de Fontium Mutinensium admiranda scaturigine, descrivendo a minuto la maniera con cui si formano in Modena i pozzi, e come vi si trovi l’acqua col mezzo della Trivella Gallica: Ad quod, dice, forsan allusisse voluit, qui ad hujus urbis insigne binas Terebras apposuit cum epigraphe: Avia Pervia. . . . Barotti.
St. XIII. Usò di questo nome il Poeta per onorare il Conte Lorenzo Scotti suo amico, che morì alla corte dell’Imperatore Mattias.
Piato è lo stesso che lite, o controversia. Nasce dal verbo piatire, la di cui etimologia si crede che venga da Placitum.
St. 14. Marrabisi è voce Lombarda, e significa uomini di mal affare: è propria de’ Bolognesi.
In distanza di due miglia da Modena, e di un sol miglio dal fiume Panaro, traversa la strada Emilia un torrentello chiamato il Tepido, ed ivi è la Fossalta, villaggio così nominato dalle ripe colà assai alte di quel torrente. Fu questo il luogo preciso, dove i Bolognesi passato il Panaro s’opposero ad Enzio, e vennero al fatto d’armi. Sigon. de R. I. l. 18. . . . Barotti.
St. XVI. Renoppia è nome finto.
St. XXXI. Questa è un’osteria fuori di porta san Felice a Bologna, dove sempre suol esser buonissimo moscadello.