< Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

giornata terza. 341

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Le opere di Galileo Galilei VII.djvu{{padleft:349|3|0]]e mezo in circa. Tenghiamo dunque memoria, come la sola divisione del sino TI come sino dell’angolo TOI, diviso per il sino TI, come sino dell’angolo IFT, ci dà la distanza cercata TF in tanti semidiametri TO.

Angoli IOT 67.20 m.p. sini92276
IFT  0.20 m.p 582
TITFTITF
582100000922760
 15854982
 582 9227600000
 3407002246[  1]
 49297867
 325414
100000 158 54982
158
58292276
34070
492 
3 

Vedete ora quel che ci danno le osservazioni del Peucero: del quale la distanza inferior dal polo è gr. 28.21 m.p., e la superiore gr. 28.2 m.p., la differenza gr. 0.19 m.p., e la distanza dal vertice gr. 66.27 m.p.[  2]; dalle quali cose si raccoglie la distanza della stella dal centro quasi 166 semidiametri.

Angoli IOT 66.27 m.p. sini91672
IFT 0.19 m.p553
 165
553 91672
 36397
 312
 4

Ecco quel che ci mostra l’osservazione di Ticone, presa la più favorevole per l’avversario: cioè, la distanza inferiore dal polo, gr. 28.13 m.p.; e la superiore, 28.2 m.p., lasciando la differenza, che è 0.11 m.p., come se tutta fusse parallasse; la distanza dal vertice, gr. 62.15 m.p. Ecco qui sotto l’operazione, e la lontananza della stella dal centro ritrovata semidiametri 276 9/16

  1. L’edizione originale ha 3407002746; ma l’autografo, 3407002246.
  2. L’edizione originale ha gr. 66.22 m.p.; ma l’autografo, gr. 66.27’. —
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.