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70 aprile - 2 maggio 1637. [3471-3472]

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3471*.

PIETRO FERMAT a MARINO MERSENNE [in Parigi].

[Tolosa, aprile o maggio 1637].


Dalla pag. 112 delle Oeuvres de Fermat, publiées par les soins de MM. Paul Tannery et Charles Henry. Tomo deuxième, Correspondance. Paris, Gauthier-Villars, M. DCCC. XCIV.


....I’attens la faveur que vous me faites esperer, de voir par vostre moyen les autres livres de Monsieur Descartes et le livre de Galilée De motu....


3472.

BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze,
Roma, 2 maggio 1637


Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 291. — Autografa.


Molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.re e P.ron Col.mo

Veramente la confusione in che mi trovo, e il non havere da scrivere come vorrei, mi tiene in silentio; con tutto ciò il silenzio è solo con le lettere, perchè parlo quanto posso e quanto devo, e lo sa Dio e tutti gli amici nostri, de’ quali in assai buon numero mi sentono continovamente. Orsù, pacienza; desidero però che V. S. mi apra qualche strada con la quale io la possa servire, che vedrà la mia constanza in amarla, stimarla e riverirla sempre, conforme al suo gran merito e immensa mia obligazione.

Hora mi ritrovo in stato che non so dove mi sia, perchè intendo, per voce sparsa per Roma, che N. Sig.re stia con poco buona salute; che se fosse vero, che Dio non voglia, mi ritrovarei in travaglio grandissimo. Spero però in S. D. Maestà e nella Sua infinita misericordia.

Quanto a’ vetri, io ne ho quattro para di quei di Napoli nelle mani, e sono dell’Em.mo Sig.r Card.e Antonio[1], i quali tutti, ancorchè ricerchino varii cannoni, sono esquisitissimi, e ne aspetto due para di Napoli quanto prima; e mosso da quello che mi disse il Sig.r Magiotti nostro, disegno di regalarne di un paro il Ser.mo Gr. Duca mio Signore, se mi riusciranno di perfezzione degni[2] di mandarli tanto alto. Con uno di questi che ho nelle mani, io posso leggere una

  1. Antonio Barberini
  2. di perfezzioni degni
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