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a fame esperimento in el parco vostro, o in qual loco piacerà a Vostr’Eccellenzia, a la quale, umilmente, quanto più posso me recomando. t Nota del 23 aprile 1490. A di 23 aprile 1490 comincia’ questo libro e ricominciai il cavallo[1]. Jacomo venne a stare con meco il dì della Maddalena nel 1490, d’età d’anni 10.
ladro
bugiardo
ostinato
ghiotto
Il secondo dì li feci tagliare due camicie, uno paro di calze e un giubone, e, quando mi posi i dinari a lato per pagare dette cose, lui mi rubò detti dinari della scarsella, e mai fu possibile fargliele confessare, ben ch’io n’avessi vera certezza. — Lire 4.
Il dì seguente andai a cena con Jacomo Andrea[2], e detto Jacomo cenò per due e fece male per quattro, imperocchè ruppe tre ampolle, versò il vino, e dopo questo, venne a cena dove me.
- ↑ Il monumento equestre a Francesco Sforza.
- ↑ Giacomo Andrea da Ferrara architetto e «accuratissimo sectatore delle opere di Vitruvio» , scienziato, ma non scrittore di scienza, entrò nella corte milanese verso il 1480. Fu amicissimo del Vinci. Gian Giacomo Trivulzio, entrato in Milano il 15 aprile 1600, a capo dei Francesi, faceva incarcerare e poi decapitare e squartare Giacomo Andrea, colpevole d’esser rimasto fedele a Ludovico e d’avergli reso possibile il ritorno in Milano.