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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Leonardo prosatore.djvu{{padleft:314|3|0]] struggimento, fassile il core roso da un serpente enfiante; fassile un turcasso, e le freccie lingue[1] perchè spesso con quelle offende; fassile una pelle di liopardo, perchè quello per invidia ammazza il lione con inganno; fassile un vaso in mano pien di fiori e sia quello pien di scorpioni e rospi e altri veneni; fassile cavalcare la Morte, perchè la Invidia, non morendo, mai languisce a signoreggiare[2]; fassile la briglia carica di diverse armi tutti strumenti di morte.


Erba colle radice insu.

Per uno che fussi in sul finire la roba o la grazia.


Foco.

Il foco è da essere messo per consumatore d’ogni sofistico e scopritore e dimostratore di verità, perchè lui è luce, scacciatore delle tenebre occultatrici di ogni essenzia.


Oro.

L’oro in verghe s’affinisce col foco.

  1. E le trecce in forma di lingue.
  2. Perchè l’Invidia non muore, ma conserva il suo tormentoso dominio.
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