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LEONARDO E LA NATURA
Non fa sì gran mugghio il tempestoso mare, quando il settentrionale aquilone lo ripercote, colle schiumose onde, fra Scilla e Cariddi, nè Stromboli o Mongibello quando le sulfuree fiamme, per forza rompendo e aprendo il gran monte, fulminano per l’aria pietre, terra, insieme coll’uscita e vomitata fiamma; nè quando le infocate caverne di Mongibello, rivomitando il male tenuto elemento, spigniendolo alla sua regione[1], con furia cacciano innanzi qualunque ostacolo s’interpone alla sua impetuosa furia. E tirato dalla mia bramosa voglia, vago di vedere la gran commistione delle varie e strane forme fatte dalla artifiziosa natura, raggiratomi alquanto in fra gli ombrosi scogli, pervenni all’en-
- ↑ Allude alla regione del fuoco, dagli antichi posta tra la sfera dell’aria e la luna.
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