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Se bene, come loro, non sapessi allegare gli altori, molto maggiore e più degna cosa a leggere allegando la sperienza, maestra ai loro maestri. Costoro vanno sgonfiati e pomposi, vestiti e ornati, non delle loro, ma delle altrui fatiche; e le mie a me medesimo non concedano; e se me inventore disprezzeranno, tanto maggiormente loro, non inventori, ma trombetti e recitatori delle altrui opere, potranno essere biasimati.
È da essere giudicati e non altrementi stimati li omini inventori e ’nterpreti tra la natura e gli uomini — a comparazione de’ recitatori e trombetti delle altrui opere — quant’è dall’obbietto fori dello specchio alla similitudine d’esso obbietto apparente nello specchio, che l’uno per sè è qualche cosa, e l’altro è niente. Gente poco obrigate alla natura, perchè sono sol d’accidental vestiti[1] e sanza il quale potrei accompagnarli in fra li armenti delle bestie.
Lode dell’esperienza.
La esperienza non falla, ma sol fallano i nostri giudizi promettendosi di lei cose che non sono in sua potestà.
A torto si lamentan li omini della isperienza, la quale con somme rampogne quella accusano esser fallace. Ma làsciano[2] stare essa sperienzia, e voltate