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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Leonardo prosatore.djvu{{padleft:94|3|0]] ogni antichità; ma a noi bastano le testimonianze delle cose nate nelle acque salse ritrovarsi nelli alti monti, lontani dalli mari d’allora.


III.


Io truovo il sito della terra essere ab antico nelle sue pianure tutto occupato e coperto dall’acque salse, e i monti, ossa della terra, colle loro larghe base, penetrare e elevarsi infra l’aria coperti e vestiti di molta ed alta terra.

Di poi[1] le molte piogge, accrescimento dei fiumi, con ispessi lavamenti à dispogliati in parte l’alte cime d’essi monti, lasciando il loco della terra, il sasso si trova essere circundato dall’aria e la terra d’essi lochi partita. E la terra delle spiagge e dell’alte cime delle montagne è già discesa alle sue base, e à alzato i fondi de’ mari, ch’esse base circavano, e fatta discoperta pianura, e di lì, in alcun loco, per lontano spazio à cacciato i mari.


Il Mediterraneo nelle epoche preistoriche.


Nel seno Mediteraneo, il quale, come pelago, ricevea l’acque regali de l’Africa, Asia ed Europa, che a esso erano volte e colle sue acque veniano alle piagge de’ monti che lo circundavano e li faceano argine, e le cime dello Appennino stavano in esso mare in forma d’isole, circundate dalle acque salse, e ancora l’Africa dentro al suo monte Atta-

  1. Sottinteso che.
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