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172 | CAPITOLO VIII — § 52 |
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Sia un infinitesimo, cioè una variabile che tenda a zero, e supponiamo che non assuma il valore zero[1].
Sia poi un altro infinitesimo che tenda a zero con . Consideriamo il rapporto e poi il
,
se è la variabile indipendente, e funzione di .
Se invece fosse la variabile indipendente, e ed fossero funzioni della infinitesime per , alla considerazione di questo limite si sostituirebbe quella del
.
Secondo che questo limite
- non esiste;
- esiste ed è una quantità finita e diversa da zero;
- esiste ed è zero;
- esiste ed è infinito;
noi diremo rispettivamente che:
- i due infinitesimi β e h non sono paragonabili;
- β ed h sono infinitesimi dello stesso ordine;
- β è un infinitesimo d'ordine superiore ad h;
- β è un infinitesimo d'ordine inferiore ad h.
Esempi
- h e sono (per ) infinitesimi non paragonabili, perchè non esiste, poichè, mentre h tende a zero, oscilla sempre da a e da a .
- ↑ Può darsi che sia la variabile indipendente, od anche che sia funzione di un'altra variabile , che tenda a zero, p. es., per . In questo secondo caso non potrebbe però essere, p. es., , perchè assumerebbe infinite volte il valore zero, mentre si avvicina a (cioè in ogni intorno del punto ).
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