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192 CAPITOLO VIII — § 61 — DERIVATE, DIFFERENZIALI

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Osserviamo che è il differenziale di

quando per un momento si consideri come costante[1]. Infatti in questa ipotesi la derivata di , ossia di è , e il suo differenziale è .

Con queste convenzioni, la derivata si può scrivere nella forma .

γ) Abbiamo detto (§ 59, pag. 187) che, se , allora

,

anche se non è la variabile indipendente.

Un teorema analogo non vale per i differenziali di ordine superiore al primo; tutte le volte che si introducono nel calcolo tali differenziali, bisogna prefissare quale è la variabile indipendente scelta, e non più mutarla nel resto del calcolo.

Basti ricordare che il differenziale secondo della variabile indipendente è nullo, perchè la derivata seconda della rispetto alla è nulla.

Esempio.

Calcolare le derivate successive del polinomio:

.

Si trova:

.

E le derivata successive, dalla in poi, sono nulle.



  1. Cioè si considera come indipendente dalla , ossia come avente uno stesso valore in ogni punto , e perciò come avente derivata nulla ruspetto alla .
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