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calcolo differenziale per le funzioni, ecc. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lezioni di analisi matematica.pdf{{padleft:291|3|0]]superiore rispetto a , perchè , come sappiamo, tendono a zero per . La prima quantità sarò detta differenziale della funzione e sarà indicata brevemente col simbolo
Possiamo dunque scrivere, quando l'incremento
della funzione si indichi con ,
.
Osserviamo che, se , è , ; e quindi
.
Analogamente il differenziale vale .
Il differenziale della funzione generale sarà dunque
.
Ne risulta confermato che e non sono (almeno secondo le definizioni qui poste)[1] quozienti di differenziali, ma veri e proprii simboli.
In modo analogo si pone per una funzione di più variabili la quale possegga derivata prima continue:
.
È evidente che l'analogia di questi ragionamenti e di queste definizioni con le corrispondenti proposizioni relative alle funzioni di una sola variabile. Nel caso attuale si è dovuto soltanto ammettere in più la continuità delle derivate prime della .
§ 83. — Derivate delle funzioni di funzioni.
(Funzioni composte).
)) Sia una funzione di due variabili , le quali sieno funzioni di una variabile . Quando varia in un certo intervallo , i lpunto varii nel campo ove è definita la , cosicchè la sia funzione della nell'intervallo .
Sieno finite e continue, e finite. Quando la riceve un incremento , siano i corrispondenti incre-
- ↑ Si potrebbero definire i differenziali parziali ; , e interpretare allora e come quozienti, i cui numeratori fossero , e i denominatori . Ma ciò porterebbe soltanto complicazioni.