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funzioni additive generali e integrali multipli 339

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significherebbe la somma degli integrali (eseguiti considerando come costante) estesi ai due intervalli che la retta possiede interni all'area .

Il valore di dipende perciò dal valore dato alla ; e cioè una funzione della . E la nostra formola ci dice che noi dobbiamo integrare questa funzione rapporto ad . Tra quali limiti si deve fare questa seconda integrazione? Poichè si deve tener conto di tutto il campo , essa dovrà quindi essere eseguita nell'intervallo (), se ed sono i valori minimo e massimo della in .

Se noi per fissare le idee supponiamo che il contorno di sia incontrato in due punti al più da una parallela a uno degli assi coordinati, le ascisse dei punti dei punti ove una retta incontra il contorno di saranno due funzioni e della . E le ordinate dei punti , ove una retta incontra il contorno di , saranno due funzioni e della .

Se dunque diciamo ed i valori minimi e massimi rispettivamente della e della in , troveremo:

(1)               [1].

E, scambiando i due assi, coordinati, troveremo per simmetria:

(2)               .

Come si vede, confrontando queste formole è lecito cambiare l'ordine delle integrazioni, purchè si cambino convenientemente i limiti dei corrispondenti integrali. È evidente che i limiti non dovrebbero essere cambiati nel caso che fosse un rettangolo coi lati paralleli agli assi coordinati[2], come il lettore può facilmente verificare facendo la figura.

  1. Si ricordi (§ 88) che se sono funzioni continue, anche è funzione continua della e si può quindi integrare rispetto alla .
  2. Si applichi questo risultato all'ultima formola del § 93, pag. 307. In questa formola i limiti d'integrazione sono uguali nei due membri, perchè siamo nel caso particolarissimo di un integrale doppio esteso a quel rettangolo coi lati paralleli agli assi coordinati, di cui l'origine e il punto () sono vertici opposti.
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