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cambiamento di variabili nelle formole, ecc. | 351 |
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Con metodo affatto analogo a quello dell'ora citato § 75, si dimostra (cfr. il § 101, , pag. 334):
Se sono due campi in corrispondenza biunivoca continua, in modo che le funzioni additive dei pezzi di si possano considerare come funzioni additive dei pezzi di , se è una funzione continua dei punti , e quindi anche dei punti di , allora:
. (1)
Ma l'importanza di questo teorema si potrà vedere soltanto dalle applicazioni.
Sia un campo finito del piano <mah>xy</math>; per fissar le idee, l'origine[1] sia esterna al contorno od ai contorni di ; si possono determinare allora le coordinate polari e di un punto generico , così che e siano funzioni continue delle e viceversa. Poniamo , considerando le come coordinate cartesiane di un punto posto in un altro piano . Ad ogni punto di corrisponderà allora uno e un solo punto di questo piano . E i punti di , che corrispondono a punti di , riempiranno tutta una regione di
(Notiamo che )
Una funzione continua delle diverrà una funzione continua ) delle
Se e sono due pezzi corrispondenti di e di , la derivata si trova, come ora vedremo, uguale ad . Cosicchè la (1) diventa:
.
Per i risultati dei §§ 103-105 questa formola si può scrivere:
.
o anche
(2)
.
- ↑ L'origine è un punto eccezionale per il sistema delle coordinate polari.