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equazioni differenzieli | 363 |
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Le funzioni rappresentate dalla formola precedente insieme con la soluzione sono tutte e sole le funzioni che risolvono l'equazione differenziale che ci eravamo proposti di studiare.
In generale si può dire che, se si ha un'equazione differenziale del tipo:
, (7)
dove sono funzioni le prime di e le seconde di , si può facilmente rendere il primo membro della (7) un differenziale esatto a variabili separate, dividendo ambo i membri della (7) per .
Esempio.
Consideriamo la pila di un ponte; ne sia la sezione superiore; sia la distanza di un punto della pila da , e sia la sezione della pila posta alla distanza da . Si richiede talvolta nella tecnica che l'incremento della sezione sia proporzionale al volume
di quella parte di pila, che è racchiusa tra le sezioni poste alle distanze da [1]. Sarà perciò:
dove è una costante dipendente dal tipo di costruzione adottato.
Passando al limite per si trova:
,
cioè:
donde:
Poichè per , sarà:
.
- ↑ Èciò, perchè generalmente l'area di una tale sezione si fa proporzionale al carico complessivo (del ponte e della stessa pila), che gravita su tale sezione. Sulla gravita, p. es., soltanto parte del ponte.