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Prose e Poesie di Giggi Zanazzo 47

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ORGHICIANO

 
So’ bborghiciano, so’: nun ero nato
che bbazzicavo ggià ddrento Palazzo [1]:
mi’ padre me ce messe da regazzo
4e, ggrazziaddio, ciò [2] ssempre lavorato.

Pe’ ffatigà, fratello, ho ffatigato;
da fanello ero sverto com’u’ razzo;
ma da un ber pezzo in qua nu’ mme strapazzo;
8perchè sso’ vvecchio e mm’hanno ggiubbilato.

Bàzzico er Vaticano tutt’er giorno,
conosco er papa, so li fatti sui,
11e ddé quelli magnoni che ccià intorno.

Pe’ mme, ‘nsino che ddura è ‘na cuccagna
ma nun sia mai me se morisse lui,
14o possino scannà', ccome se magna?



  1. Al Vaticano
  2. Ciò - ci ho. Non possiamo per esigenze tipografiche esprimere la forma c’ò colla c palatina.
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