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424 | degli scrittori veronesi |
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Maggior d’età in cotesto numero era il Dottor Girolamo Allegri, che fu Presidente nel 1688. Vedesi foglio stampato, da esso dato fuori con gli utilissimi argomenti delle dodici Conferenze di quell'anno. Si ha di lui nel ms. 128 un Trattato di Fisica Chimica, nel qual mostra la necessità di quest’arte, e di porla in opera; perché siccome nulla sapremmo dire del corpo umano, se non l’avessimo aperto, e con la notomia esaminato; cosi nulla si potrà sapere de’ corpi naturali, senza avergli in tal modo notomizati e risolti. Comincia: Non bisogna maravigliarsi se i Fisici ordinarii hanno trovata sì poca luce per la conoscenza de’ corpi naturali, poich'eglino non hanno avuto altro fine che la sola contemplazione, non avendo creduto d’esser obligati a metter mano all'opra per acquistarsi una vera conoscenza de’ misti per mezo della Chimica anatomia. Si ha del medesimo un Discorso sopra la polvere dell'Algaroto, e Quattro Avvertimenti contra l’Autore della Triaca, ed alcune scritture spettanti a Filosofia Ermetica, e ad Astrologia, nella quale assai si occupò[1]. Questo Medico tra l’altro sue pruove componea due liquori che mischiati insieme impietrivano instantaneamente.
Molto si distinse in quest’Accademia il Dottor Roberto Cusani di grand'ingegno, ma troppo fervido. Due Ragionamenti di lui conservansi a penna, e due Pareri furono divulgati. Si segnalò grandemente in alcune cure, e impugnò
- ↑ Dell’Allegri, lo Scrutinio Astronomico per l’anno 1676.