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tutte quelle religioni. Gli svolgimenti diretti di questo fatto cosi moltiplice sarebbero lunghi ad addur qui; e gioverà forse più a’ leggitori, che, rimandatili a coloro i quali hanno trattato specialmente d’ognuna di queste religioni,nota io porga loro una prova complessiva, e s’io m’apponga, non meno autorevole. Che tutti quésti Iddii testé nomali sieno stati Iddii sommi, ciascuno in suo Panteon, in sua religione, tutti il sanno e concedono. Ora, se Iddii sommi, furono Iddii primi di necessità. V idea di Dio è una idea, anzi la idea di sommità; il nome, il suono non significa altro; non si può concepire da nessuno primitivamente l’idea d’un Dio inferiore, o se si concepisce, si concepisce insieme quella d’un Dio superiore; nè si può concepir primitivamente l’idea di due o tre o più Iddii uguali, se non opposti; nè opposti, se non uno buono e l’altro cattivo; nè questi due, senza che risulti una qualità superiore nel buono: dunque, ad ogni modo e in tutti i casi, l’idea del Dio sommo fu prima idea di Dio; e concepita l’idea, non potè non seguire il culto di tal Dio prima che degli altri. — E questo basterebbe a distrur tutta l’ipotesi fin dalle fondamenta: posciachè il monoteismo fu colto primo, i culti non son dunque nati rozzi. Ma, oltre a ciò, la storia continua a diroccar a pezzo a pezzo tale ipotesi: anche ridotta la questione al politeismo, ei non si vede nascer rozzo e perfezionarsi poi, ma all’incontro nascere meno e diventar più assurdo, più rozzo via via. Antichissimi sono i politeismi spirituali; gli ultimi mitologi li han ritrovati presso a tutte le origini;nota antichissimo pare, pur ritrovalo vicino all’origini dappertutto il sabeismo o culto degli astri; ed all’incontro sono più nuove, non cosi late, non uniformi, le forme ulte

[1] [2]

  1. Che Belo sia stato sommo e primo Dio in Babilonia si scorge (oltre la Bibbia) dall’antichità e grandiosità del tempio di lui attestate da Erodoto; e poi dal nome stesso che significava Signore – Di Aminone il Giove Egizio, veggansl tutti gli ultimi archeologi, Champollion, Rosellini e Winkilson passim.— E degli Iddii Indiani e Persiani, Creuzer-Guignaut al principio de’ libri I e li.
  2. Vedi principalmente Creuzer, e tutti i segnaci, e Guignaut traduttore e annotatore di lui. — Questa è parte utile dell’ultime opere mitologiche: l’aver dimostrata l’antichità de’ culti spirituali. Ua questa loro scoperta o dimostrazione fu quella che li trasse all’ammirazione della sapienza recondita nell’antiche religioni. Ammirarono come invenzione incipiente ciò che dovevano deplorare come incipiente corruzione.
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