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età iia o delle genti primitive: i culti. | 205 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Meditazioni storiche.djvu{{padleft:212|3|0]]modo la importanza. Di ciò che fu forma primitiva, principale ed universale dell’idolatria, fecesi l’origine di essa, anzi del politeismo, auzi de’ culti in generale; quasi i simboli sien potuto essere prima che i simboleggiati, le forme prima che le idee, od anzi che l’idea di essenza. Ripougasi la scienza nuova a luogo suo, ed allora l’ammiriamo anche noi.[1]
XII. Moltiplicati i simboli, non potevano non sorgerne i miti. Secondo la definizione già accennata (discorso folto imitante la verità), il mito sarebbe non più che sinonimo di favola o fiaba, non più che principio di ogni storia antica e moderna; e gli usi e gli abusi, pur grandi, di tal parola in tal senso generale non entrerebbero nell’assunto presente.[2] Ma se per miti noi intendiamo quelle favole in particolare che misle di cose divine o soprannaturali eutrarono ne’ culli, in ciò che appunto tutti chiamano antiche mitologie, noi scorgeremo facilmente che i più di siffatti miti furono simbolici, venner da’simboli, non furono se non allungamento o combinazione di simboli, simboli svolli in parole. E cosi, riprendendo l’esempio già dato (uno dei pochi, per vero dire, in che noi consentiamo a scorgere quella eleganza o profondità di filosofia, che altri ammirano tanto più latamente), quando l’anima umana o Psiche fu rappresentata nella farfalla e meglio poi nella fanciulla dalla farfalla, questo fu simbolo e non più. Ma quando questo si svolse, e gli s’aggiunse nna successione di vicende tra Psiche e l’Amore, allora nacque il mito, la favola mitica dell’anima innamorata. E che siffatti miti fossero posteriori ai simboli apparisce da sè; in
- ↑ E cosi devesi ammirare l’idea originale del Creuzer più che la tras formazione di essa per il Guignaut. Il Creuzer non intitolando l’opera sua se non symbolik, e scartando fin dalla prima pagina la quistione dell’origine dei culti, è, almeno in proposito, molto più moderato cultore della scienza nuova di che si può dir quasi fondatore. Vero è che (come osserva il traduttore nella nota l’) egli non serba 11 proposito, e risolve implicitamente la quistione poche pagine appresso; e la risolve esagerando l’importanzae la primitività de’ simboli. Mail traduttore, generalizzando molto più il titolo, e chiamando il libro Religioni de l’Antiquité consiiére’ei principalement data leuri formee tymboliques et mythologiquet, la risolve ed esagera anche più.
- ↑ Vedi sulla questione etimologica di nuovo Creuzer-Guignaut, tomo I, note 2 e », pag. 528,543.