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ticbe), ed è poi cosi propria della nostra longa e stretta Penisola, naturalmente necessariamente divisibile in settentrionale, inedia e meridionale, e noi la trovammo già cosi probabilmente segnila nell’invasione anteriore Tirrena, e noi la troverem poi cosi certamente nell’invasione posteriore degli Ombroni; che ciò basterebbe a farci presupporre che qualche gran gente, qualche gran nome d’Iberici dovett’essere intermedio tra’ due estremi de’ Lignri e siculi. Ma forse anche qui, nomi, fatti e testi.antichi concorderanno ad accennarci questa gente Iberica intermedia. — Fra i molliplici nomi dati alla patria nostra, Esperia, Tirrenia, saturnia, Ausonia, Enotria ed Italia, quest’ ultimo e bello rimase solo finalmente; e fatto antico oramai, e consacrato del paro dalla fortuna e dalla sventura, rimane a noi patrio e santo, e cosi rimanga di generazione in generazione. Ma quali fnrono l’origini, quali le vicende di tanto nome? I Greci, guardanti tutto, come ognun sa, dal loro lato greco, fecero venir tal nome da un redolo Greco chiamato Italo, e regnante in quella punta meridionale della Penisola, che è oltre ai due golfi or detti di squillace e di santa Eufemia, dove essi approdarono la prima volta. E i più dei moderni poi, devotissimi sempre a’Greci, dissero e dicono per anco com’essi. Ma qui sta pure una gravissima difficoltà: come potesse estendersi quel nome proprio di un regolo straniero e di cosi piccola gente a poco a poco" a tutta la Penisola meridionale e media? Forse che il re Italo fu mai conquistatore? o la gente Itala conquistatrice? Cerio no; non n’è un cenno; anzi è cenno dell’opposto; cioè ch’ei rimase regolo, e che quella gente Itala di quella punta meridionale rimase sempre piccola colà, od anzi vi si spense Ira le molliplici genti Greche sopravvenute. E il fatto sta, che egli è nella Penisola media che si ritrovano que’nomi antichi e oramai provati identici, di Viteliu, Yilalia, Ilalium ed Italia, e quello di Velulonia città probabilmente capitale di quella genie, e quello d’Aethalia dato forse da essa all’Isola della poi llvia ed Elba.nota E della Peni-

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  1. Micali, storia degli antichi popoli italiani, tomo I, cap. 4, pag. 151, 1OT, da cui si può risalire ai fonti tradizionali e monumentali.— D’Anville, Italia antiqua.
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