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studioso de’ Geroglifici Egiziani; ma io scrittore e parecchi probabilmente de’ miei leggitori adimmo deridere come tale Champollion, il cui nome non può pare oramai perire nella scienza. Oh! un po’ aver vent’anni, e niun obbligo di occupazioni, niun impiego di altri stadi; vent’anni ed ozio, come hanno anche troppo tanti Italiani; e non vorrei lasciare a qualche straniero la resurrezione, qual che sia possibile, della lingua Italica primitiva!— Non si riuscirebbe egli a resurrezione compiuta nemmen per tutti i monumenti? Ma sarebbe già opera illustre ordinare e determinare l’alfabeto Etrusco, ordinare e comparare i monumenti su cui si scorge; ed ordinare poi e comparare le parole trattene, prima con quelle Toscane, non Latine, nè Tedesche, epperciò probabilmente native Etrusche; poi con quelle di tal lingua, di tal nazione che vedremo aver probabile consanguineità con gli Etruschi e Tirreni primitivi. Ma ad uom vecchio nulla di grande è più possibile, nè per la gloria della patria, nè per la propria.nota — Del resto, diciamolo a uu tratto contro agli usurpatori di ogni cosa nazionale: di questa lingua, qualunque fosse, poco uso letterario seppero fare gli Etruschi: non esistette mai niuna gran letteratura Etrusca, certamente. Dicono altri che non ne sappiam nulla, posciachè non n’abbiamo monumenti; ma io dico che il sappiamo, posciacbi nou abbiamo tali monumenti. Se fosse stata una gran letteratura Etrusca, i monumenti di lei sarebbero stati volgari, universalmente sparsi in Etruria quand’ella incominciò a cadere nel secolo VI, e quando precipitò al secolo IV, e quando cadde del tutto al secolo II prima di nostr’èra; e perchè questo era già secolo di coltura e d’erudizione per li Romani, questo ci avrebbe cosi serbati probabilmente que’ monumenti stessi, o certo almeno la memoria, l’ammirazione di essi. Ma il fatto sta, cbe questi non ci tramandaron memoria se non di libri sacri degli annali, di alcune tragedie, ed alcuni canti. Null’altro fu dunque di letteratura Etrusca. E questo era molto, era tutto veramente per il secolo XI, o X o IX avanti Gesù Cristo; era quanto era in Grecia, in Oriente, in Egitto; ma era nulla per i secoli IV o II; e per- [1]

  1. Vedi Müller, tutto il capo I dell’introduzione, tomo I, pag. 970.
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