< Pagina:Monete e medaglie degli Spinola.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
64

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Monete e medaglie degli Spinola.djvu{{padleft:86|3|0]]

CAPO VIII.


MONETE DI TASSAROLO



Tassarolo è grosso Borgo sulla destra del Lemmo presso lo sbocco delle vallicelle di Parè, di Biasco e del Riasso. Esso distendesi su un’amena e fertile collina, e non dista da Novi, che un’ora ed un quarto circa. Non si sa chi il fondasse, ma antica è la sua storia. Dipendeva gia dai Marchesi di Gavi, ma una convenzione dei Genovesi cogli Alessandrini del 1192 mostra che a quell’epoca era già della Repubblica[1]. Il Ghilini[2] afferma, che nel 1196 nacque contesa per il possesso di quel luogo tra gli Alessandrini ed i Genovesi, ma rimase a questi; infatti altri documenti registrati nel Liber jurium, agli anni 1199, 1202, 1209, 1218 lo ascrivono ai dominii della Repubblica. Ma gli Alessandrini gliel tolsero nel 1224, rovinandolo e incendiandolo. Ben presto fu ricostrutto, e trovasi ricordato tra le terre, che gli Alessandrini si obbligano a difendere coi Genovesi nella convenzione conchiusa nel 1227[3].

Sembra che fosse per qualche tempo sotto la signoria di Tedisio De Camilla, nobile genovese, il quale come

  1. V. Liber jur., vol. I, pag. 398.
  2. Annali di Alessandria, pag. 16.
  3. Ghilini, opera citata, pag. 33, e Lib. jur., vol. I, pag. 786.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.