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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Monsignor Celestino Cavedoni.djvu{{padleft:23|3|0]]non abbia fatto un intero secolo prima di lui; porge argomento al Borghesi d’illustrare la storia di quella regione, scoprendo il memorabile sommario delle geste di Pompeo in Oriente[1]. E il Cavedoni piglia le mosse per gareggiare col nobile amico, e battendo un diverso sentiero, mira allo stesso scopo e lo raggiunge. Egli è attratto dalla beltà delle monete Cirenaiche, rispondente alla fama di quelle contrade, alla beata fertilità di quel suolo, all’opulenza de’ suoi abitatori, alla vigoria del loro ingegno; non isdegna però le monete Bizantine, inamabili a molti, quale testimonianza di un’arte decadente e spesso semibarbara. E poiché due dotti Francesi, il Barone De Marchant, e De Saulcy ne tornano in onore lo studio, grandemente giovevole alla storia della decadenza del Romano impero, ei si sente per questo eccitato ad imitarne l’esempio[2]. Ei gitta un guardo ancora sui più recenti scrittori di storie: e s’incontra con quello Storico coronato che dal trono di Clodoveo e di Carlo Magno detta la vita di Cesare: anch’esso il nostro Numismatico meditò sulle imprese dell’eroe di Farsaglia; e fondendo nel crogiuolo della sua critica lutti i testi vaghi e contraddittorj degli antichi scrittori che ne favellano, dimostrava pel primo, che a Cesare arrise propizia la fortuna delle armi in cinquantadue grandi battaglie campali: e col sussidio delle medaglie, che rammentano alla posterità il fondatore del Romano impero, offeriva una bella dottrina storica al nuovo Fondatore dell’Impero Francese[3].
Col procedere dell’età cresceva l’operosità del Cavedoni, e la sua vena scorreva più larga e feconda, simile a fiume che, quanto più s’inoltra nel suo corso, più cresce e diffonde la copia delle sue acque. Quindi non è da stupire se apertosi il concorso a un premio
- ↑ Osservazioni sopra le monete antiche della Cirenaica. Continuazione delle Memorie di Religione etc. Tomo XVI.
- ↑ Osservazioni sopra alcune antiche monete Bizantine. Opuscoli Religiosi etc. T. II. e III.
- ↑ Numero delle battaglie campali di Giulio Cesare espresso in tre monete di Lui. Nel « Bulletino dell’Istituto di Corrispondenza Archeologica, 1840 » e nel Conservatore di Bologna Ser. 1 Vol. 1 Dichiarazione di tre Monete di Giulio Cesare ecc. Il Cavedoni in una sua lettera al Cav. Giulio Minervini traduttore dellaHistoire de Iules César, diceva: « Vorrei che scartasse (L’Imperatore Napoleone) anche la di lui (del Mommsen) spiegazione delle note numeriche ⊥II e accettasse la mia, riferendole alle 52 battaglie campali vinte da Cesare. » Veggasi la suddetta lettera a pag. 555 delle Notizie intorno alla vita, ecc.