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156 | giovanni marradi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ojetti - Alla scoperta dei letterati.djvu{{padleft:174|3|0]]gli e anche potrà terminare con un aborto, le influenze straniere hanno un potere straordinario: guardate due ottimi tra gli scrittori nostri, Gabriele d’Annunzio e Matilde Serao che sono in balía del primo soffio potente che dal di fuori venga a dirigerli.
— E il teatro?
— Del teatro poi non mi parlate. Come forma d’arte rudimentale e inferiore, risente meglio di questa incertezza nebulosa, e in Italia è miserrimo. Non eccettuo nessuno.
— Non vi pare che un qualche pensiero di vita viva, una qualche preoccupazione delle passioni che commuovono il pubblico, potrebbe giovare all’arte?
— Socialismo? Nell’arte? Mai.[1] Guardate in pochi anni che cosa è avvenuto degli scrittori patriottici di questo stesso secolo, dal Niccolini al Guerrazzi che appena qui a Livorno ancóra si nomina una volta all’anno. La tesi politica o — come ora si
- ↑ Il volume Ballate moderne è escito nel gennaio del 1895.