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148 lettera a antonio rosmini

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Opere inedite o rare di Alessandro Manzoni, volume III, 1887.djvu{{padleft:158|3|0]]dandomi prova d’una amicizia così rara. Non so se sarò in tempo di consegnare a Stefano questa mia. I miei occhi e la mia mano[1] è gratissimo a suoi saluti e Le vuole scrivere i suoi ossequi.

L’abbraccio coll’affetto e la venerazione che Ella ben conosce nel Suo

Stresa, 24 del 1851.

ROSMINI.


P.S. A Donna Teresa la mia riverenza.

  1. Il Padre Setti.
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