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130 sopra un problema generale di geometria.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Opere matematiche (Cremona) I.djvu{{padleft:144|3|0]]i segmenti degli assi OB, OA compresi fra l’origine O e la tangente suddetta. Avremo:

OM = ,     ON =


quindi:

2)

sarà l’equazione in coordinate tangenziali della curva domandata. Resta a dedurne l’equazione in coordinate cartesiane. A tale uopo, osservo che l’equazione in coordinate tangenziali del punto di contatto della tangente (u, v) è:

3)
ux + vy + 1 = 0

e che la richiesta equazione cartesiana della curva sarà la condizione, che il punto (x, y) appartenga alla curva. Rendo omogenea in u, v la (2) mediante la (3), onde avrò:

Le radici di questa equazione sono i valori del rapporto u : v corrispondenti a tutte le tangenti della curva che passano pel punto (x, y): dunque l’equazione cartesiana della curva sarà la condizione che l’equazione precedente abbia due radici eguali, ossia avrà per primo membro il discriminante della funzione omogenea in u, v:

Sia Δ(x, y) questo discriminante: sarà:

Δ(x, y) = 0


la primitiva singolare della (1), mentre la primitiva completa è data da una tangente qualunque della curva, cioè è la (3) ove i parametri u, v sono legati dalla condizione (2).

La curva domandata è dunque algebrica della classe n (e dell’ordine n(n — 1)).

Siccome l’equazione (3) si può desumere dall’eliminazione di fra le due:

,     

così è manifesto che il precedente processo geometrico d’integrazione coincide col notissimo di Lagrange.

2. L’analogo problema nello spazio è il seguente:

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