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168 intorno ad una proprietà delle superficie curve, ecc.

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si ricava:

=(L — kl) α2 + 2 (L1kl1) βγ
+(M — km) β2 + 2 (M1km1) γα
+(N — kn) γ2 + 2 (N1kn1) αβ,
=(L — kl) α12 + 2 (L1kl1) β1γ1
+(M — km) β12 + 2 (M1km1) γ1α1
+(N — kn) γ12 + 2 (N1kn1) α1β1.


Queste due equazioni si moltiplichino fra loro, membro per membro, e dal risultato sottraggasi il quadrato della (8). Avuto riguardo alle note relazioni:

     

ove ω è l’angolo delle rette (α, β, γ), (α1, β1, γ1), il risultato può scriversi così:

Siano δ, δ1 i raggi di massima e minima curvatura della superficie (1) nel punto (x, y, z); per una nota formola di Gauss[1] avremo:

La quantità Φ ha l’analogo significato rispetto alla superficie inviluppata. Ma noi supporremo che per questa il punto (x, y, z) sia un ombelico, ed indicheremo con Δ il corrispondente raggio di curvatura, onde sarà D = D1 = Δ. Avremo dunque:


  1. Disquisitiones generales circa superficies curvas.
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