< Pagina:Opere matematiche (Cremona) I.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
342 introduzione ad una teoria geometrica delle curve piane.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Opere matematiche (Cremona) I.djvu{{padleft:356|3|0]]

Assunto ad arbitrio nella retta data un punto , si determini un punto per modo che sia

Variando simultaneamente generano due punteggiate proiettive, nelle quali ai punti corrispondono ordinatamente . Se chiamansi i punti comuni di queste punteggiate, si avrà:

cioè il proposto problema è risoluto da ciascuno de’ punti .

Ora siano i tre punti della retta data, che rendono armonici i tre sistemi , , ; i due sistemi , saranno projettivi, e siccome al punto , considerato come appartenente all’uno o all’altro sistema, corrisponde sempre , così le tre coppie sono in involuzione, cioè è un punto doppio dell’involuzione quadratica determinata dalle coppie . L’altro punto doppio della stessa involuzione è , poichè il segmento è diviso armonicamente dai punti . Dunque dividono armonicamente non solo , ma anche . Si ha perciò:

ossia i sistemi , sono projettivi: la qual cosa torna a dire che le coppie sono in involuzione[1].45

Da un punto preso ad arbitrio fuori della retta data imagininsi condotti i raggi e , i quali tutti si seghino con una trasversale parallela ad nei punti . Avremo:

onde la 7) diverrà:

8)

Essendo , si ha , cioè è il punto medio del segmento . Quindi, per le identità: , , la 8) diviene:

9)

  1. Staudt, Geometrie der Lage, Nürnberg 1847, p. 121.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.