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introduzione ad una teoria geometrica delle curve piane. | 357 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Opere matematiche (Cremona) I.djvu{{padleft:371|3|0]]incontrata dalle tangenti che passano per . Quindi
.
I tre risultati così ottenuti danno:
3') |
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Si ha dunque il teorema[1]:
Se dai vertici di un triangolo si conducono le tangenti ad una curva della classe , le quali incontrino i lati opposti ne’ punti , fra i segmenti determinati da questi punti sui lati si ha la relazione 3').
Per si ricade nel teorema di Ceva. Per si ha una proprietà relativa a sei tangenti di una curva di seconda classe; e se ne deduce il teorema che, se una tal curva è circoscritta ad un triangolo, le tangenti nei vertici incontrano i lati opposti in tre punti situati sopra una stessa retta. Ecc. ecc.
41. Si rappresentino con , due equazioni analoghe alla 2), relative a due curve d’ordine . Indicando con una quantità arbitraria, l’equazione rappresenterà evidentemente un’altra curva d’ordine . I valori delle coordinate , che annullano ed , annullano anche ; dunque le intersezioni delle due curve rappresentate da , appartengono tutte alla curva rappresentata da [2]. Siccome poi quest’ultima equazione rappresenta una curva dell’ordine per ciascuno degli infiniti valori che si possono attribuire a , così abbiamo il teorema:
Per le intersezioni di due curve dell’ordine passano infinite altre curve dello stesso ordine.
Altrove (34) si è dimostrato che una curva d’ordine è determinata da condizioni. Dal teorema precedente segue che per punti passa, in generale, una sola curva d’ordine : poichè, se per quei punti passassero due curve di quest’ordine, in virtù di quel teorema, se ne potrebbero tracciare infinite altre.