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introduzione ad una teoria geometrica delle curve piane. | 361 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Opere matematiche (Cremona) I.djvu{{padleft:375|3|0]]; cioè comuni a , , e comuni a , ; e tutte le rimanenti saranno in una curva d’ordine .
Da questo teorema segue che gli punti dati comuni alle curve individuano altri punti comuni alle curve medesime. Tutti questi punti sono pienamente determinati dalle curve , , indipendentemente da ; dunque:
Qualunque curva d’ordine descritta per intersezioni di due curve d’ordini ( non maggiori di ) passa anche per tutti gli altri punti comuni a queste curve[1].55
45. I teoremi or ora dimostrati sono della più alta importanza, a cagione del loro frequente uso nella teoria delle curve. Qui mi limiterò ad accennare qualche esempio interessante.
(a). Una curva d’ordine sia segata da una trasversale ne’ punti e da una seconda trasversale ne’ punti . Considerando il sistema delle rette come un luogo d’ordine , le rimanenti intersezioni di esse colla curva data saranno (43, b) in una curva d’ordine . Supponiamo ora che coincidano rispettivamente con ; avremo il teorema:
Se ne’ punti, in cui una curva d’ordine è segata da una retta, si conducono le tangenti alla curva, esse incontrano la curva medesima in altri punti, situati sopra una curva d’ordine [2].
(b) Analogamente si dimostra il teorema generale:
Se ne’ punti, in cui una curva d’ordine è segata da un’altra curva d’ordine , si conducono le tangenti alla prima curva, esse la segheranno in altri punti, tutti situati in una curva dell’ordine .
Questo teorema è un’immediata conseguenza della proprietà dimostrata al principio del n. 44, purchè si consideri il complesso delle tangenti come un luogo dell’ordine , e la curva d’ordine , ripetuta due volte, come un luogo dell’ordine .
(c) Una curva del terz’ordine passi pei vertici di un esagono e per due de’ tre