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384 | introduzione ad una teoria geometrica delle curve piane. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Opere matematiche (Cremona) I.djvu{{padleft:398|3|0]]si hanno cuspidi, mentre ogni altra combinazione di due rami darà un punto doppio ordinario. Ossia: un punto plo con tangenti riunite produce, rispetto alla classe della curva, la stessa diminuzione che produrrebbero punti doppi ordinari ed cuspidi.
75. Da un polo condotte due trasversali a segare la curva fondamentale rispettivamente in , , se , sono i centri armonici, di primo grado, di questi due sistemi di punti rispetto ad , la retta polare di sarà . Donde segue che, se pei medesimi punti , passa una seconda linea dell’ordine , la retta sarà la polare di anche rispetto a . Imaginando ora che le due trasversali siano infinitamente vicine, arriviamo al teorema:
Se due linee dell’ordine si toccano in punti situati in una stessa retta, un punto qualunque di questa ha la medesima retta polare rispetto ad entrambe le linee date[1].
La seconda linea può essere il sistema delle tangenti a negli punti ; dunque:
Un polo, che sia in linea retta con punti di una curva dell’ordine , ha la stessa retta polare rispetto alla curva e rispetto alle tangenti di questa negli punti.
Ciò torna a dire che, se una trasversale tirata ad arbitrio pel polo incontra la curva in e le tangenti in , si avrà (11):
[2].
76. Sian date rette situate comunque nel piano, ed un polo ; sia la retta polare di rispetto al sistema delle rette considerato come luogo d’ordine ; e sia il punto in cui incontra . In virtù del teorema (15), è anche il centro armonico di primo grado, rispetto al polo , del sistema di punti in cui le rette date sono tagliate dalla trasversale ; dunque:
Date rette ed un polo , il punto, in cui una qualunque delle rette date incontra la retta polare di rispetto alle altre rette, giace nella retta polare di rispetto alle rette[3].67
Da questo teorema, per , si ricava:
Le rette polari di un punto dato rispetto agli angoli di un trilatero incontrano i lati rispettivamente opposti in tre punti situati in una stessa retta, che è la polare del punto dato rispetto al trilatero risguardato come luogo di terz’ordine.