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452 | introduzione ad una teoria geometrica delle curve piane. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Opere matematiche (Cremona) I.djvu{{padleft:466|3|0]]
Ciò premesso, siccome i tre valori di corrispondenti ad devono essere , , , così se ne trae , , .
D’altronde è un punto della retta polare di rispetto a qualunque cubica del fascio (142), quindi (11):
;
ma è infinito, dunque . Così l’equazione 1) diviene:
2) |
.
|
La condizione affinchè la 2), considerando come incognita, abbia due radici eguali è:
3) |
,
|
cioè questa equazione del terzo grado rispetto ad darà quei tre punti a ciascuno dei quali, come ad , corrispondono due punti coincidenti .
Se nella stessa equazione 2) si fa , ottiensi:
4) |
,
|
ossia ciascuno de’ punti dati dalla 4) coincide con uno de’ corrispondenti punti . Ma i punti dotati di tale proprietà sono (oltre ad ) gli stessi punti dati dalla 3); dunque le equazioni 3), 4), dovendo ammettere le stesse soluzioni, avranno i coefficienti proporzionali.
L’equazione 4) non contiene l’ lineare; onde eguagliando a zero il coefficiente di nella 3), si avrà , ossia ; perchè il porre farebbe scomparire il segmento dalla 2). Quindi le 3), 4) divengono:
, ,
donde eliminando si ha:
5) |
.
|
Posto e per brevità , ovvero posto e per brevità