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di più. Ella è un foco improvviso, assai risplendente, e che fugge prestissimo. Impone terrore, perchè di rado succede. Alle volte non comparisce, dice Seneca, una laguna di etere, che cede all’indietro e nel concavo un vasto lume? Potresti esclamare cosa è questo?

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  pollentesque polo stellas.

Ai tempi di Seneca ciò passava per prodigio, come ora presso i Morlacchi.


Zapisi.

Da che si à parlato delle superstizioni, non mi sembra doversi omettere quella de’ Zapisi[1] che sono certi brevetti, che si vanno spacciando da taluni Parocchi della Morlacchia, di cui la virtù consiste nel saper la messa a mente, senza intenderla. A questi Zapisi, o brevetti si attribuisce il poter di curar qualunque infermità, e superar qualunque sortilegio, e ciò che strabilia ancora di più si dà loro la virtù di far divenir gravide le sterili, come in altri modi facevano gli antichi Luperci.[2]

  1. Ogni Zapis viene piegato in forma di picciola letterina, che pareggia una, o due unghie in grandezza. Sopra lo Zapis vi è scritto qualche cosa a capriccio, ed entro lo Zapis alle volte non v’è cosa alcuna scritta.
  2. Per far divenir gravide le infeconde v’erano anticamente i Luperci Sacerdoti, che correvano quasi nudi per la Città,
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