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1947 | 309 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pavese - Il mestiere di vivere.pdf{{padleft:313|3|0]]
Un uomo una donna un ragazzo.
9 febbraio.
Per me il colle-montagna è il Taigeto, scoperto a quindici anni in Catullo, è l’Erimanto, il Gliene, il Pelion, scoperti in Virgilio ecc., allora, mentre vedevo le colline di Reaglie e ricordavo quelle infiammate di S. Stefano, Moncucco, Camo, S. Maurizio, Luassolo.
24 febbraio.
Crono era mostruoso ma regnava su età dell’oro. Venne vinto e ne nacque l’Ade (Tartaro), l’isola Beata e l’Olimpo, infelicità e felicità contrapposte e istituzionali.
L’età titanica (mostruosa e aurea) è quella di uomini-mostri-dèi indifferenziati. Tu consideri la realtà come sempre titanica, cioè come caos umano-divino (= mostruoso), ch’è la forma perenne della vita. Presenti gli dèi olimpici, superiori, felici, staccati, come i guastafeste di questa umanità, cui pure gli olimpici usano favori nati da nostalgia titanica, da capriccio, da pietà radicata in quel tempo. (Per i Dialoghi).
4 marzo.
Un amico per te non è piú un modo di stare insieme sintetico, di vivere, ma un passatempo, la variante del cinema. Cos’è? Non credo piú al lavoro in comune. Lavoro da solo e poi mi distraggo. Al tempo che credevo agli amici, non lavoravo.
5 marzo.
È notte, al solito. Provi la gioia che adesso andrai a letto, sparirai e in un attimo sarà domani, sarà mattino e ricomincerà l’inaudita scoperta, l’apertura alle cose.