< Pagina:Pavese - Il mestiere di vivere.pdf
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
1937 51

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pavese - Il mestiere di vivere.pdf{{padleft:55|3|0]]

3 Inchiesta — Prete in preghiera

4 Donna e lui (Notte alta)

5 (Mattino) Vestizione — Ritorno[1].

4 luglio.

[.....][2].

3 agosto.

Una donna che non sia una stupida, presto o tardi, incontra un rottame umano e si prova a salvarlo. Qualche volta ci riesce. Ma una donna che non sia una stupida, presto o tardi trova un uomo sano e lo riduce a rottame. Ci riesce sempre.

27 settembre.

La ragione perché le donne sono sempre state «amare come la morte», sentine di vizi, perfide, Dalile, ecc. è in fondo soltanto questa: l’uomo eiacula sempre — se non è eunuco — con qualunque donna, mentre loro giungono raramente al piacere liberatore e non con tutti e sovente non con l’adorato — proprio perché adorato e se ci giungono una volta non sognano piú altro. Per la smania — legittima — di quel piacere sono pronte a commettere qualunque iniquità. Sono costrette a commetterla. È il tragico fondamentale della vita, e quell’uomo che eiacula troppo rapidamente, sarebbe meglio non fosse mai nato. È un difetto per cui vale la pena di uccidersi.

  1. Presumibilmente, primi appunti per il racconto Carogne, scritto nei giorni successivi, e pubblicato postumo nel volume Notte di festa e poi nella raccolta generale dei Racconti [N. d. E.].
  2. Omessa una frase in stampatello a matita [N. d. E.].
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.