< Pagina:Poe - Storie incredibili, 1869.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poe - Storie incredibili, 1869.djvu{{padleft:129|3|0]]

Alla Signora

Carina Cameroni — Milanesio


Egregia Signora,


Dovrò io credere che l’offerta ai questa storia sia cosa degna di Voi? o non piuttosto affermare che, fregiando del vostro nome queste pagine, abbia inteso di levarle alla dovuta dignità, quasi a compensazione delle melanconiche vicende di Casa Usher, o, meglio ancora, a scacciar con la cara evocazion del passato l’influsso pernicioso di pertinaci amarezze?

Or fan tre lustri quando era

«Come allegria d’allodola pei cieli
Giocondo il volo delle mie giornate,»

nella regale e benemerita Torino, in casa di quel dotto e raro uomo di vostro padre, tra lieti ed onesti conversari di letterati e di poeti,

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.