< Pagina:Poesie (Carducci).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
246 juvenilia

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poesie (Carducci).djvu{{padleft:272|3|0]]



O Milan, la tua pingue pianura
Crebbe pur de le bianche lor ossa,
E i destrieri sferzò la paura
44Quando inerme il tuo popol ruggí:
  O Milano, a la terza riscossa
Gitta l’ultima sfida, e t’affretta;
Il drappel de la morte t’aspetta,35
48Ch’è risorto al novissimo dí.

Bello il sangue che ancor su la gonna
Tua ducale rosseggia e sfavilla!
Non forbirlo, o de’ Liguri donna;
52Odi, a vespro Palermo sonò!
  Pittamuli, Carbone, Balilla
Scalzi corran da Prè da Portoria,
Sotto il nobile segno de i Doria,
56Dietro il sasso che i mille cacciò.

Dove sono, o Bologna, i possenti,
I guerrier de la tua Montagnola?
Quei che incontro a’ metallí roventi
60Volan come fanciulle a danzar?
  Non piú fren di levitica stola
Al furor de le sacre tenzoni!
Spingi in caccia i tuoi torvi leoni!
64Senti il cenno per l’aure squillar!

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.