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94 | il milione |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Polo - Il milione, Laterza, 1912.djvu{{padleft:108|3|0]]verdi. E sappiate che, quando è detto al Gran Cane d’uno bello albore, egli lo fa pigliare con tutte le barbe e con molta terra, e fallo piantare in quel monte: e sia grande quanto vuole, ch’egli lo fa portare a’ leonfanti. E si vi dico ch’egli ha fatto coprire tutto il monte della terra dello azzurro, ch’è tutta verde, sí che nel monte non ha cosa se non tutta verde: perciò si chiama lo «monte verde». E[1] in sul colmo del monte è un palagio e molto grande, sí che a guatarlo è una grande maraviglia; e non è uomo che ’l guardi, che non ne prenda allegrezza; e per avere quella bella vista l’ha fatto fare il Gran Signore per suo conforto e sollazzo. Ancora vi dico che appresso di questo palagio n’hae un altro nè piú nè meno fatto, ove istá lo nipote del Gran Cane, che dee regnare dopo lui. E questi è Temur, figliuolo di Cinghis, ch’era lo maggiore figliuolo del Gran Cane; e questo Temur[2] che dee regnare tiene tutta la maniera del suo avolo, e ha giá bolla d’oro e sugiello d’imperio, ma non fa l’uficio finchè l’avolo è vivo.