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il milione | 119 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Polo - Il milione, Laterza, 1912.djvu{{padleft:133|3|0]]gli albori lungi l’uno dall’altro su per la ripa della via due passi; e questo, acciochè li mercatanti e messaggi o altra gente non possa fallare la via quando vanno per cammino o per luoghi diserti; e questi albori sono[1] tamanti, che bene si possono vedere dalla lunga. Or v’ho contato delle vie: or vi conterò d’altro.
LXXXV (ci)
Del vino.
Ancora sappiate che la maggiore parte del Catai beono uno cotale vino com’io vi conterò. Egli fanno una[2] posgione di riso e con molte altre buone spezie, e concianla in tale maniera ch’egli è meglio da bere che nullo altro vino: egli è chiaro e bello e inebria piú tosto ch’altro vino, percioch’è molto caldo. Or lasciamo di questo, e conterovvi delle priete che ardono[3] come buccia.