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180 | il milione |
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cxxxii (cliii)
Della rendita del sale.
Or vi conterò della rendita c’hae il Gran Cane della cittá di Quisai, e delle terre e delle genti che sono sotto lei; e prima vi conterò del sale. Lo sale di questa contrada rende l’anno al Gran Cane ottanta «tomai» d’oro: ciascuno tomai èe[1] ottantamila saggi d’oro,[2] che monta per tutto sei milioni e quattrocentomila saggi d’oro, e ciascuno saggio d’oro vale piú di un fiorino: e quest’è maravigliosa cosa. Or vi dirò[3] dell’altre cose. In questa contrada nasce e favvisi piú zucchero che in tutto l’altro mondo, e questo è ancora grandissima rendita. Ma io vi dirò di tutte ispezie insieme. Sappiate che tutte ispezierie, tutte mercatanzie rendono al re[4] il terzo per cento, e del vino che fanno del riso hanne ancora grandissima rendita; e de’ carboni e di tutte le dodici arti, che sono dodicimila istazioni, n’hae ancora grandissima rendita; che di tutte cose si paga gabella: della seta[5] si dá dieci per cento. Sí ch’io[6] Marco Polo, c’ho veduto, e stato sono a fare la ragione, la rendita sanza il sale vale ciascuno anno dugentodieci [mila di] tomai d’oro: e questo èe il piue ismisurato novero di moneta del mondo, che monta a quindici milioni e settecentomila. E quest’è[7] delle otto parti l’una della provincia. Or lasciamo istare di questa materia, e dirovvi d’una cittá c’ha nome Tapigni.
- ↑ Berl. setantamilia.
- ↑ Pad. Berl. e monta otanta tomani zinque fiade mille millia e siezento (milia) sazi d’oro; e vale... plui d’uno fiorino d’oro.
- ↑ Berl. de l’intrada dele marcadanzie.
- ↑ Yule three und a third per cent (3 e un terzo}.
- ↑ Pad. * della qual ghe n’è grandenisima quantitá.
- ↑ Pad. Berl. Marco... aldi piú volte far la suma de tute queste cose senza el sal, e aldi far rasion che...
- ↑ Pad. una delle nuove parte...