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il milione 237

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Polo - Il milione, Laterza, 1912.djvu{{padleft:251|3|0]] antichi l’hanno fatto, e però lo vogliono egliono anche fare[1]. Dirowi di loro incantesimi. Se una nave andasse a vela, forte, egli farebbono venire vento a contrario, e farebbonla tornare a dietro; e fanno venire tempesta in mare quando vogliono, e fanno venire qual vento e’ vogliono; e si fanno altre cose maravigliose che non è bene a ricordarle. Altro non ci ha ch’io voglia ricordare: partiamoci di quinci, e andremone nell’isola di Madegascar.

CLXVII (CXCl)

Dell’isola di Madegascar (Madeigascar).

Madegascar si è una isola verso mezzodí, di lungi da Scara mille miglia. E questi sono saracini che adorano Malcometto: questi hanno quattro vescovi, cioè quattro vecchi uomeni, c’hanno signoria di tutta l’isola. E sappiate che questa è la migliore isola e la maggiore di tutto il mondo: che si dice ch’ella gira quattromila miglia. E vivono di mercatanzie e d’arti. Qui nascono piú leonfanti che in parte che sia nel mondo; e ancora per tutto l’altro mondo non si vendono e non si comperano tanti denti di leonfanti quanto si fa in questa isola e in quella di Zachibar. E sappiate che in questa isola non si mangia altra

  1. Berl. * sí che l’arzivescovo non puol far piú...; e per questo li cristiani de questa isola fano incantamenti al suo voler, sí che questi incantadori fano molte cose diverse.
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