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58 il milione

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XLIX (LXI)

Di Succiur.

Quando l’uomo si parte di questa provincia, va dieci giornate tra greco e levante; e in tutto questo non si truova se no poca abitazione, nè non v’è nulla da ricordare. Di capo di queste dieci giornate è una provincia ch’è chiamata Succiur, nella quale hae cittadi e castella assai[1]: quivi hae cristiani e idoli, e sono al Gran Cane.[2] Ella è grande provincia, ha nome Ienaraus. Ov’è questa provincia, e queste due ch’io v’ho contate indreto, è chiamata Cangut. E per tutte sue montagne si truova il rebarbero in grande abbondanza, e quivi lo comperano i mercatanti e portanlo per tutto il mondo. Vivono dei frutti della terra, non si travagliono di mercatanzie. Or ci partiamo di qui, e diremo di Canpiciu.

L (LXII)

Di Campicion (Canpiciu).

Canpicion è una cittá ch’è in Tagut (Tangut); è molto nobile e grande, ed è capo della provincia di Tagut. La gente sono idoli, ed havvi di quelli ch’adorano Malcometto, e havvi cristiani. E havvi

  1. Pad.* la zita maistra e’ apellata Fecur (Succiur).
  2. Pad. La grande provinzia general lá dove è questa provinzia de... e le do altre provinzie che e’ ho dite de sopra., a nome Tangu[e]t.
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