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(*) LA PREGHIERA

(1620)

Donna Fabia Fabron De-Fabrian
L èva settada al foeugh sabet passaa
Col pader Sigismond ejr-franzescan,
Che intrattant el ghe usava la bontaa
(Intrattanta, s’intend, che el ris coseva)
De scolta sto discors che la faseva:

" Ora-mai anche mi, don Sigismond,
" Convengo appien nella di lei paura,
" Che sia prossima assai la fin del mond;
" Che vedo cose di una tal natura,
" D’una natura tal, che non ponn dars
" Che in un mondo assai prossim a disfars.

" Congiur, stupri, rapinn, gent contro gent,
" Fellonij, uccision de princip regg,
" Violenz, avanij[1], sovertiment
" De troni e de costura, beffe e mottegg
" Contro il cullo, e perfín contro i natal
" Del primm cardin de l’ordine social.

" Questi, don Sigismond, se non son segni
" Del complemento de la profezia[2],
" Non lascian certament d’esser gli indegni
" Frutti dell’attuai filosofia;
" Frutti di cui, pur troppo, ebbi a ingojar
" Tutto l’amaro, come or vò a narrar.

  1. avanij: angherie, soprusi. (Nota transclusa da pagina 170)
  2. profezia: allude alla profezia di Cristo sui segni precursori della fine del mondo. (Nota transclusa da pagina 170)
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