Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
205 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Puskin - Racconti poetici, 1856.djvu{{padleft:246|3|0]]
PREFAZIONE.
Una delle avventure di Mazeppa, illustrata dalla penna di Lord Byron e dal pennello di Orazio Vernet, ha reso popolare fra noi il nome di quell’eroe dei Cosacchi.
Byron descrisse i fatti della giovinezza di Mazeppa. Puschin nel poema di Pultava narra le relazioni di Mazeppa colla figlia di Cocciu-bei, la battaglia in cui Carlo XII e l’etmanno[1] furono vinti, e dopo la quale doverono ricovrarsi in Turchia.
Caviamo i seguenti ragguagli dalla Biografia universale. Nominato che fu etmanno dei Cosacchi, guadagnò la fiducia di Pietro il grande; il quale, sodisfatto di trovare in lui un ausiliare zelante e coraggioso, lo insignì del cordone di Sant’Andrea. Creato quindi principe dell’Ucrania, Mazeppa deliberò di francarsi da una parte subalterna che da lungo tempo pesava alla sua indole ambiziosa ed attiva. Carlo XII ed i suoi Svedesi, proseguendo il loro cammino vittorioso, avevano dato un re alla Polonia e minacciavano il territorio russo. L’etmanno allora si sottrasse alla dominazione dello zar e trattò colli Svedesi. Si afferma che già durante le campagne di Polonia Mazeppa avesse scandagliato i principali del paese, e si fosse impegnato di ridurre l’Ucrania sotto l’obedienza di Stanislao Leczinski, a patto che la Severia gli sarebbe ceduta a titolo di sovranità. Comunque sia di tale primo passo, sia che Mazeppa si fosse conservato polacco nel cuore, o piuttosto che cercasse di assicurarsi un potere indipendente, tese le braccia a Carlo XII, e
- ↑ Hetmann o ataman chiamano i Cosacchi il loro comandante. Het-man vien dal tedesco hauptmann, capitano.