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che stupendamente civili, due liriche molto più civili di certe enumerazioni, esercitazioni, versificazioni ed eruzioni a proposito del caporale Barsanti che non fu punto un eroe, e per certi altri soggetti che non furono nè anco galantuomini.»

Adagio Biagio! non corra così precipitoso per la via delle castronerie, stia un po’ a sentire:

Che l’Annunciazione — il Dies irae non sarà mai una lirica per quanto Ella si sforzi di farla diventar tale — che l’Annunciazione, dico, sia una lirica stupenda chi lo nega?? neppure Felice Cavallotti, che scrisse le Anticaglie, ma per carità non dica che è stupendamente civile, perchè quando ella mi afferma ciò, io le dichiaro, senza tanti complimenti, che non sa dove stia di casa la lirica civile. Lirica civile, mio buono e bravo Lodi è quella di Berchet, Rossetti, Mameli, Poerio, Uberti; lirica civile nella sua più fiera e possente manifestazione è quella di G. Carducci, lirica civile virilmente inspirata è quella di F. Cavallotti, quella istessa, che, Ella con intuizione artistica degna d’un africano del sud, classifica per enumerazioni, esercitazioni etc. Sis-

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