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24 la miscellanea chiaravallese

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ratti - La miscellanea di Chiaravalle.djvu{{padleft:32|3|0]]vi potrei dare, e che mi chiedete, tutto quello che vi posso dare, con un strettissimo abbracciamento, che vi darà in mio nome il mio Secretario, cioè le gioie quasi tutte che mi trovo havendone riserbate due sole, l’una per Elisabetta, se gli la potrò dare, l’altra pel sostentamento del poco tempo che mi resta di vita, mentre licentiata la Corte, mi ritiro con due sole Dame, il Secretario, il Confessore, a vita privata, per fornire gli miei giorni con minore disturbo che sia possibile, e disinvoltura del mondo, dovendo voi restare sicuro, che quest’anima che spera eterno riposo nel’imperturbabile felicita, pregarà per voi e per gli vostri felici progressi, mentre per fine resto la medema vostra

Miserabile si ma

Svisceratissima Madre.


Un altro documento simile al precedente, e abbastanza curioso esso pure, è quello che ci presenta il foglio 185 della Miscellanea stessa in copia della solita mano: si tratta nientemeno che delY Anticristo, di cui si accerta la nascita, si descrive l’aspetto, si riferiscono parole ed opere.

Il documento sarebbe una lettera del «Gran Mastro dell’Ordine di Gerusalemme» a Madama Reale di Savoia, data non a Malta ma a Torino, a’ 28 di agosto del 1653; il Gran Maestro sarebbe secondo l’inizio della lettera un «Gran Duca d’Aguaglio». Ma che risponda ad una realtà non c’è forse in tutto questo che Madama Reale di Savoia, qual’era e chiamavasi Maria Cristina di Francia, che nel 1653 traversava il sedicesimo anno della Reggenza, quasi a mezzo quel periodo che il Riccotti[1] chiama il periodo della Reggenza dissimulata.

Ma nessuno che risponda a quel nome d’Aguaglio presso gli storici dell’Ordine Gerosolimitano[2]. Del resto già quel dato di

  1. Storia della Monarchia piemontese, Firenze, 1861-1869, Voi. VI.
  2. Non ho veduto il VeRTOT, Histoire des Chevaliers Hospitaliers de Saint Jean de Jerusalem, Paris, 1726; ma credo mi possa bastare il silenzio, se non del Paciaudi, Memorie de’ gran Maestri del sacro militar Ordine Gerosol. (Parma, 1780) che s’arresta troppo prima del 1600, nò quello del
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