< Pagina:Rime di Argia Sbolenfi.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

argia sbolenfi 75

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime di Argia Sbolenfi.djvu{{padleft:109|3|0]]


Anch’io così, sudando
  Su la ribelle rima,
  Potei toccar la cima
  20Lieta del sacro allor.
  E, sotto a me guardando
  Con la pupilla altera,
  Maggiore e assai più vera
  24D’altri sentirmi in cor.

Perciò sappia chi viene,
  Folle, a contender meco
  Od a negarmi, bieco,
  28La seggiola curùl,
  Che tre scodelle piene
  Di tagliatelle asciutte
  Io me le mangio tutte
  32E vado... ad Irminsul.[1]

  1. Località ignota, forse dell’altro emisfero.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.