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4 argia sbolenfi

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Vieni meco, mio energico amico,
  ch’io ti stringa in un morbido amplesso!
  Tu sei bello, sei forte, sei desso,
  20il marito che innanzi mi sta!
  Ma chi rompe l’imene pudico,
  ma chi turba il mio sogno fremente?
  È mio padre che grida furente:
  24«La brasadla la pòzza d’strinà!»[1]


(Pensata nella domestica cucina
e scritta ivi il giorno dopo)


  1. «La costoletta puzza di bruciato», Dialetto bolognese.
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