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il concetto di specie in biologia 239

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rivista di Scienza - Vol. I.djvu{{padleft:249|3|0]]delle descrizioni dei nostri Manuali sistematici sono poco più che etichette da collezioni e riescono del tutto inutili pel riconoscimento della somiglianza e dell’affinità degli oggetti naturali. Eppure molti teorici della discendenza operano con queste nozioni di specie artificialmente costruite come se fossero vere entità viventi e veggono nelle così dette transizioni fra queste deformate immagini della natura la prova della trasformazione delle specie......».

«Còmpito della sistematica è non soltanto di ordinare logicamente l’infinita serie delle forme organiche, riducendole in sistema, ma anche di ordinarle come esse sono ordinate in natura. Si è detto: anche se queste innumerevoli diverse forme fossero tutte collegate da transizioni, si dovrebbe pur sempre costruire un sistema con concetti sistematici di vario ordine, cioè con specie, generi, famiglie ecc. Certamente; ma un siffatto sistema sarebbe del tutto artificiale, dappoichè i limiti dei singoli gruppi dovrebbero essere segnati in maniera interamente arbitraria».

«Ma l’osservazione c’insegna — e anche le mie ricerche ne sono una nuova conferma — che la vita organica sulla terra ci si manifesta sotto l’aspetto di individui numerosi separati nello spazio e diversi nella forma; che, inoltre, questi individui sono inegualmente diversi, e, pel grado e per la specie di questa diversità, si possono riunire in numerosi gruppi di ordine ascendente, i quali sono nella forma altrettanto nettamente separati fra di loro, quanto gli stessi individui. Così come sono reali gl’individui, sono reali anche il ceppo o famiglia, la specie, il genere e così pure tutti gli altri gruppi sistematici di ordine superiore. Questi gruppi, quando sieno giustamente riconosciuti e idealmente separati e ordinati come si trovano in natura, ci dànno il sistema naturale».

«Questa suddivisione del mondo organico in individui e in gruppi d’individui d’ordine superiore, dev’essere una necessità naturale, una condizione della vita stessa»[1].

  1. Anche l’Agassiz, è interessante rilevar questa coincidenza, sostenne esser le specie di natura non diversa degli altri gruppi sistematici d’ordine superiore; ma egli considerava invece tutti questi gruppi, la specie inclusa, come entità ideali, riconoscendo, come già vedemmo, una esistenza reale soltanto negl’individui. La diversa concezione del Heincke non è forse
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